Higlander: il racconto di capitan Maino, in gol alle soglie delle 40 candeline

Ieri vittoria rotonda per 3 a 1 per il Villa ma capitan Maino chiede di mantenere i piedi per terra: “vogliamo la salvezza”. In gol sette giorni fa all’età di quasi 40 anni (mancano pochi giorni), Massimo Maino (nella foto) è di fatto entrato nel ristrettissimo novero dei “bomber” stagionati del Villa. Ma lui, profilo basso, serietà e grande umiltà, spegne i riflettori sulla sua “prodezza”  e preferisce accenderli sulla squadra, profondamente rinnovata in estate e in cui lui è il totem per eccellenza (recordman di fedeltà al Villa, dalla scuola calcio ad oggi), seguito, ma a dovuta distanza, dal n.1 Andrea Merlo.

maino_massimo_11“Abbiamo cambiato molto: nuovo mister, tanti giovani e un girone, quello varesino, tutto da scoprire”, racconta lui. “Siamo un bel gruppo, molto ringiovanito e dove di fatto i “vecchi” siamo solo io e Merlo. Dobbiamo solo attendere la crescita dei più giovani ora, avendo pazienza e mantenendo la concentrazione: l’obiettivo è raggiungere quanto prima la salvezza”. Parole di stima anche per il ritorno dell’amico Roberto Gregori, rientrato a Villa Guardia dopo alcuni anni di lontananza, non più in veste di compagno di squadra, come negli anni Novanta, bensì come mister. “E’ giovane ma molto preparato: sta facendo un bel lavoro, è stata una bella sorpresa”. Vittorioso ieri per tre a uno sul Gorla Minore, il Villa Guardia è salito ora a metà classifica, fuori dalla zona calda, frequentata fino all’ultimo respiro la scorsa stagione, e a soli tre punti dalla zona play-off. del girone X di Seconda categoria. “Stiamo con i piedi per terra: il girone varesino è tosto. Ci sono ottime squadre, pensiamo a salvarci”. Ritornando per un attimo al gol che lo proietta all’inseguimento del re dei bomber stagionati del Villa Guardia, quell’Ugo Giovio che a 40 anni e più si permetteva ancora di fare impazzire in amichevole Paolo Maldini (sì proprio lui, l’allora capitano del Milan), Maino scherza e  chiude il duello a distanza. “No dai il “bomber” è il bomber: inarrivabile. E poi domenica ho fatto gol perché è quasi svenuto il portiere, diciamo le cose come stanno”.