Una chiesa gremita ha salutato per l’ultima volta Edoardo Della Vigna, giovane 23enne venuto improvvisamente a mancare nella notte tra venerdì 8 e sabato 9 marzo. Tantissimi gli amici giunti mercoledì 13 marzo al Santuario SS. Trinità Misericordia di Villa Guardia per accompagnarlo nell’ultimo viaggio.
“Edo”, così lo chiamavano tutti, era una persona gioviale, gentile, semplice che dopo aver lasciato lo scorso anno il Seminario diocesano, presso cui nel 2019 aveva intrapreso gli studi al termine del diploma all’Istituto Orsoline di Como, aveva comunque proseguito nella sua frequentazione dell’Oratorio e della consueta compagnia di amici, con cui si divertiva e con cui organizzava tornei ed altri momenti di aggregazione per tanti giovani della zona.
Era appassionato di filosofia e nel 2017 aveva partecipato, a Roma, alle Olimpiadi di Filosofia, che avevamo raccontato anche qui. Ma Edo era anche uno sportivo, appassionato di basket e di calcio, al punto di vestire anche la maglia della squadra di Calcio del Seminario di Como durante il torneo dei Seminari lombardi.
Avrebbe compiuto 24 anni ad aprile e da qualche mese insegnava presso il Liceo Melotti di Cantù e Lomazzo. Profondo lo sgomento in paese al diffondersi della notizia. Cresciuto a Villa Guardia, Edoardo viveva con i genitori (il padre è medico presso l’Istituto Europeo di Oncologia a Milano) e le sorelle. Alunni, amici, sacerdoti, concittadini: una moltitudine in lacrime lo ha voluto salutare.
A celebrare il rito funebre il parroco di Maccio, don Gigi Zuffellato che, con la voce rotta dall’emozione, ha ricordato: “Questo è un momento difficile, anzi difficilissimo. Proprio per questo oggi è importante essere qui tutti insieme, familiari, amici, compagni, alunni, sacerdoti, parrocchiani. Abbiamo bisogno tutti di sostenerci a vicenda. Porto il saluto inoltre di tantissime persone e sacerdoti che oggi non possono essere qui con noi ma che vogliono esprimere il loro dolore, il loro affetto. Lo stesso Vescovo Diego Coletti in questi giorni mi ha chiamato diverse volte. Tutti volevano bene a Edo”.