Da Villa Guardia verso il confine ucraino: il viaggio della speranza

Il messaggio arriva da 1132 km di distanza e dice “Siamo arrivati”. Il viaggio della solidarietà, verso il confine ucraino, è arrivato a destinazione alle 12.30 di venerdì 11 marzo. I 4 pulmini partiti ieri nel tardo pomeriggio da Como hanno raggiunto stamattina il confine polacco-ucraino, in quel di Medyka. C’è anche il pulmino dell’Oratorio di Maccio nella delegazione comasca organizzata dalla parrocchia di Rebbio e dal suo parroco don Giusto, in passato vicario della parrocchia di Civello.

Un viaggio di speranza e amore per portare aiuti concreti a migliaia di civili in fuga dall’Ucraina attraverso i confini polacchi e non solo. Via dalle bombe, dai missili russi, dalla paura di non farcela. Ad attendere sulla frontiera le famiglie ucraine, poco dopo mezzogiorno, dopo quasi 20 ore di viaggio, c’erano anche i volontari partiti da Villa Guardia, pronti per accogliere a braccia aperte gli esuli ucraini e donar loro ristoro e farmaci.

Con una tempestiva e straordinaria raccolta fondi conclusasi pochi minuti prima della partenza, infatti, la comunità di Villa Guardia è riuscita a raggiungere la generosa cifra di 10 mila euro, da consegnare sul posto insieme ad un maxi quantitativo di farmaci, bende, cerotti e altri prodotti sanitari raccolti presso le farmacie.

Il viaggio della solidarietà ha preso il via giovedì prima delle 17. “Siamo partiti per il confine tra Polonia e Ucraina con 4 pulmini carichi di medicine e con la speranza di portare un piccolo aiuto e quanti necessitassero di essere messi al sicuro”, ha raccontato ieri Paolo Rini, uno dei generosi volontari del team di Villa Guardia. Poi, a distanza di circa 20 ore, un secondo messaggio. “Siamo arrivati al confine e siamo in attesa di accogliere donne e bambini in fuga dal loro paese”. Poche foto dalla frontiera, perché in fondo c’è poco tempo da perdere e tanto lavoro da fare prima di rientrare in Italia, magari con famiglie a cui garantire alloggio e affetto sul territorio lombardo. Per ora sono una dozzina gli esuli ucraini che potrebbero far rientro in Italia insieme ai volontari comaschi. Rimane il rammarico di non poterli aiutare tutti, visto che sono davvero moltissimi a lanciare il grido di aiuto. Chissà, Villa Guardia ha risposto presente all’emergenza e non abbiamo timore a pensare che risponderà presente anche in un prossimo futuro, perché ormai è primavera e solidarietà e speranza sono pronte a fiorire.

Nel frattempo, la comunità di Villa Guardia, così come sta accadendo in tantissimi altri paesi della provincia comasca, si preparara ad accogliere gli esuli ucraini. Il tam tam è già innescato. Un altro seme di pace e di fraternità da interrare e annaffiare con amore, giorno dopo giorno.