Elezioni: tempo di analisi

Delusioni e sorprese: è tempo di bilanci. Intanto ieri sera, in un ristorante lontano dai riflettori, è andata in scena la festa di Valerio Perroni e della sua squadra.

Una vittoria per certi versi attesa ma sicuramente inaspettata per le proporzioni e inappellabile per l’esito: sei sezioni su sei, infatti, hanno decretato Valerio Perroni nuovo sindaco di Villa Guardia. A tarda ora i numeri ufficiali hanno certificato i distacchi: 228 voti di scarto tra Perroni e Vimercati. Non moltissimi. Ma un oceano se si pensa alla sottile linea dei 25 voti che 5 anni fa separò Vimercati dall’ormai ex sindaco Colzani. Ed è proprio nelle dimensioni di questo scarto che ora si attendono le analisi più importanti da parte di Villa Guardia Civica, perché la sconfitta è inutile dirlo, brucia sempre, vale per chiunque, ma sono le distanze sul traguardo che spesso fanno la differenza nelle riflessioni “a bocce ferme”. E così, mentre il giorno imbruniva, a casa Vimercati tutto il gruppo unito si è raccolto intorno al suo leader, tributandogli un doveroso e caldo abbraccio consolatorio. Nessuna disperazione per l’esito ma qualche faccia delusa per le proporzioni invece sì. Comprensibile. Ma non tutto è da buttare. Anzi. Le numerose preferenze raccolte dai candidati di Villa Guardia Civica dimostrano che la strada era giusta. Certo è mancato il “top player” in grado di contrastare la marcia inarrestabile sul versante opposto del trio “Briccola-Gini-Rini”, capaci di raccogliere da soli la quota monstre di 817 preferenze. E certamente qualcuno dei più esperti ha raccolto meno preferenze di quanto ci si attendeva (Millefanti e Trinca), così come i presunti voti della Lega destinati alla Bianchini alla fine sono rimasti, appunto, abbastanza presunti (scollinato con fatica quota 80). Però le rivelazioni ci sono eccome: su tutti l’exploit di Calderazzo, che con 186 preferenze alla sua prima corsa elettorale ha dimostrato di avere personalità. Addirittura 88 le preferenze nella sola sezione 2. Decisamente positiva anche la prestazione di Fruci, che ha raccolto preferenze oltre le aspettative, chiudendo oltre quota 150. Discorso a parte per i tre consiglieri di minoranze eletti: Botta (che a suon di preferenze si è confermato il “delfino” di Vimercati), Sampietro (grande performance rispetto a 5 anni fa) e Russo (che ha preceduto Calderazzo di un’incollatura). Resteranno al loro posto tutti e tre o qualcuno potrebbe lasciare il posto proprio a Calderazzo? Ci vorranno invece più ore per capire se il candidato sindaco rimarrà al suo posto. Ma per ora tutto lascia presagire che Vimercati rimarrà sui banchi dell’opposizione.

Sul fronte di Villa Guardia Insieme, invece, ieri sera festeggiamenti in un ristorante di Casnate con Bernate, scelto appositamente fuori confine perché la linea dettata è stata quella di una vittoria sì da celebrare ma con rispetto nei confronti degli avversari e dei loro elettori.

Argomento della serata, inevitabilmente, gli exploit di Matteo Gini, 19 anni e 284 preferenze (!) e Roberta Briccola (333 voti), la più votata nella storia del Consiglio comunale di Villa Guardia. Questa mattina, in Municipio, il neo sindaco Valerio Perroni (nella foto), riceverà le consegne dall’ormai ex primo cittadino Alberto Colzani, in un rituale d’insedimento che coinvolgerà come da tradizione anche i dipendenti comunali.valerio perroni