Ancora sotto osservazione Cristian Sampietro: ma non è in pericolo di vita

E’ sempre ricoverato in ospedale con i medici che non hanno ancora sciolto la prognosi, Cristian Sampietro, 32enne di Villa Guaredia che il 13 agosto all’una e 50 del mattino è rimasto coinvolto nell’incidente mortale di San Siro in cui purtroppo ha perso la vita l’amica Katherine Chavez Arrelano, 31 anni di Saronno, in quel momento seduta accanto a lui all’interno della Range Rover Evogue bianca.

Le forze dell’ordine stanno ricostruendo ancora la dinamica dell’incidente, avvenuto all’altezza della galleria La Gaeta di San Siro, quasi sul confine con Menaggio dove l’auto, dopo aver  urtato forse un cordolo poco prima dell’imbocco della galleria, in direzione Como, ha poi violentemente sbattuto contro il guard rail e lo stesso murto della galleria. Deceduta sul colpo la giovane donna. Inutili purtroppo i soccorsi del 118 e dei vigili del Fuoco di Dongo, intervenuti per sedare il principio di incendio della vettura. Ai carabinieri di Menaggio, invece, il compito di far luce sulla dinamica della terribile carambola.

Cristian Sampietro, terzo genito di una famiglia molto nota nell’ambito tessile, padre di due figli, stava ritornando insieme all’amica da una festa trascorsa in quel di Musso, Il giovane è stato ricoverato all’ospedale di Gravedona con codice giallo. Non è mai stato considerato in pericolo di vita e, a giudicare dall’immagini raccolte sul posto (qui uno scatto di ciaocomo.it) si può parlare di un autentico miracolo. Nei prossimi giorni il nosocomio dell’ALto Lago aggiornerà le condizioni dello sfortunato pilota.