“Pronto, sono Papa Francesco”… la telefonata che non ti aspetti

Nel giorno più doloroso, la gioia più grande. Il 24 dicembre, alle 6.30 del mattino, Sergio Meraviglia, stimato imprenditore della omonima impresa di costruzioni, si è spento alla giovane età di 52 anni. Un male incurabile se l’è portato via dopo mesi di sofferenza. Il giorno di Natale, ecco la telefonata di Papa Francesco ai familiari, per portare cordoglio, vicinanza, per infondere coraggio.

A raccontare l’episodio è lo stesso Bruno Meraviglia, fratello minore del compianto Sergio al termine della cerimonia funebre, celebrata il giorno di Santo Stefano presso il santuario SS. Trinità Misericordia di Maccio, a Villa Guardia. “Sergio ci aveva chiesto due cose – ha raccontato – Di tenere aperta la propria casa, malgrado la sua malattia, il giorno della vigilia di Natale, per accogliere amici, vicini, parenti, chiunque, ed esprimere così la sua voglia di fratellanza. E poi ci aveva chiesto di poter parlare con Papa Francesco. Noi abbiamo detto che avremmo fatto il possibile ed in effetti abbiamo provato a scrivere due volte una lettera alla santa sede, invocando una parola di conforto dal pontefice ma sapendo di avere poche chance. Ebbene, Sergio se n’è andato il mattino del 24 dicembre, e così come lui aveva auspicato, la sua casa è diventata immediatamente un luogo di incontro per centinaia di persone, accorse da ogni luogo per rendergli omaggio e salutarlo un’ultima volta. A distanza di qualche ora, invece, ecco che il mio telefono ha squillato: era Papa Francesco. Sergio non ha potuto più parlargli ormai, ma forse questo era proprio il segno che lui voleva: che il Papa in persona venisse a portarci quel senso di vicinanza, di affetto e di preghiera che ci servirà per andare avanti tutti insieme, uniti, superando il dolore per questa perdita così precoce. Ora senza di lui, che da fratello maggiore ci ha sempre protetto, abbiamo uno zaino pesante da portare. Ma, guardandoci negli occhi, ci siamo resi conto di avere tra di noi familiari tante nuove spalle su cui poter ridistribuire il peso”.

Sergio Meraviglia aveva solo 52 anni ed era il più grande dei figli che oggi reggono l’azienda edile di Bulgarograsso, costituita anni fa dal padre. Da anni la famiglia Meraviglia abita a Villa Guardia, nella frazione denominata Macciasca.