Cambiano i tempi e nell’era digitale degli smartphone, dei tablet e del wi-fi, anche la vecchia amata cabina del telefono è destinata ad andare presto in pensione. Il “necrologio” della Telecom è stato affisso nei giorni scorsi su alcune cabine del territorio, ormai prossime ad essere rimosse in quanto poco utilizzate. Sono più i costi di gestione che i ricavi per il colosso nazionale della telecomunicazioni, e così, quello strano anfratto spuntato a fine anni Settanta insieme agli ormai mitici gettoni bronzati (oggi materiale per i collezionisti), e diventato poi celebre perché utilizzato anche da famosi super eroi americani per infilarsi il costume utile a salvare la popolazione da mostri e sciagure, è destinato adesso ad essere rimosso. Sulle vetrate della cabina Telecom di Piazza Italia il “boia” delle cabine è già passato ed ha emesso la sentenza, appiccicando l’adesivo rosso che indica come data di rimozione la data del prossimo 16 giugno.
C’è però una scappatoia che potrebbe indurre gli ultimi sparuti frequentatori ad un disperato e nostalgico gesto “salva cabina”: inviare una Pec alla Telecom. Proprio così. L’adesivo rosso (che peraltro indica come data di affissione il giorno 16 aprile 2015!!) spiega infatti che è possibile chiedere di non rimuovere l’apparecchio inviando una mail con Posta elettronica certificata all’indirizzo cabinatelefonica@cert.agcom.it entro 30 giorni dalla data di affissione (!!) dell’avviso, indicando i propri dati, l’indirizzo della cabina e spiegando le motivazione per le quali si chiede di evitare la “soppressione” di quella specifica cabina.
Un solo piccolo dettaglio che Telecom ha trascurato: essendo, più che altro, anziani ed extracomunitari (più pochi “amanti promiscui”), gli ultimi sopravvissuti utilizzatori della cabina, dubitiamo che questi possano avere una PEC (con una normalissima mail non arriverebbe a destinazione) per poter spedire il proprio speranzoso messaggio di posta elettronica….
