Non c’è dubbio che la ferita al territorio inferta dalla Pedemontana nei comuni della provincia di Como che attraversa sia decisamente visibile. Poco o quasi nulla hanno potuto fare le Amministrazioni comunali (non ci riferiamo solo a quella di Villa Guardia ma a tutte quelle interessate) toccate dal percorso della nuova super strada che collegherà Varese-Como-Bergamo senza passare da Milano. Nella migliore delle ipotesi hanno solo potuto ottenere delle opere di compensazione quale moneta di scambio al proprio lasciapassare (piste ciclopedonali, parcheggi, piantumazioni etc etc), monitorando che i lavori avessero il minor impatto possibile sulle proprie comunità e sulle aree verdi. Anche Villa Guardia non è stata da meno.
Se è vero che il sogno possa essere una Statale Varesina alleggerita dalla mole del traffico quotidiano, è altrettanto vero però che in alcuni casi il nuovo tracciato abbia penalizzato oggettivamente alcuni residenti, come nel caso di via Trento e delle abitazioni che fino a pochi anni fa vivevano immerse nel verde e che, invece, ora, di verde hanno solo le pareti trasparenti dei pannelli fonoassorbenti posti ai lati della Pedemontana ed esattamente adiacenti alla propria recinzione.
A mitigare l’impatto della super strada, le aree verdi di via Trento in prossimità di svincoli e rotonde, sono state interamente piantumate ex novo. Basteranno alberi e pareti ad attutire l’impatto acustico del nuovo flusso automobilistico che si genererà al momento dell’apertura? Chi vivrà vedrà…
Ma muri e rumori non sono l’unica grana da risolvere nei paraggi via Trento. Il pericolo allagamenti incombe. Il Comune era già intervenuto in autunno con tempestività per tamponare le esondazioni d’acqua provenienti dagli scoli laterali della nuova arteria viabilistica che, evidentemente, ha modificato le quote. La situazione pare migliorata ma, in alcuni punti, le abbondanti pozze stagnanti da settimane nei pressi di sottopassi e valletti non lasciano pensare a nulla di buono nel malaugurato caso che si verificassero improvvisi pesanti rovesci di pioggia.
La speranza che ci hanno raccontato in questi giorni i residenti delle abitazioni di via Trento è che le squadre di operai in forza nel cantiere gestito dall’Amministrazione provinciale possano accelerare il più possibile le opere accessorie prima che si manifesti l’antico proverbio “Marzo pazzerello, guarda il sole e prendi l’ombrello”.
