Maccio, dopo don Luigi “se ne va” anche don Filippo…

don Filippo Macchi

Aria di grandi cambiamenti in parrocchia a Maccio, che il vescovo monsignor Diego Coletti ha evidentemente deciso di “rivoluzionare”. Detto anzitutto che l’anteprima a proposito del sostituto di don Luigi Savoldelli, don Gianluigi Zuffellato (news data in anticipo dal nostro portale settimana scorsa) si è rivelata azzeccata, ecco che nel week end è arrivata la seconda novità: dopo il parroco, il Vescovo ha chiesto anche al vicario don Filippo Macchi un nuovo compito, in un altra parrocchia. Trasferimento dunque in Valtellina, presso la parrocchia di Grosio, come vicario, sicuramente più vicino a casa propria ma decisamente più lontano da dove il sacerdote sperava da tempo di trasferirsi, e cioè in Africa (dove inizialmente tre anni fa era stato destinato, salvo poi arrivare la retromarcia della Diocesi di Como, alle prese con più di un problema con la missione del Camerun). Volti tristi tra i giovani dell’Oratorio, dove in pochi anni don Filippo era riuscito a costruire un gruppo di giovani validi e disponibili.

Spostamento che comunque è in qualche modo figlio della profonda razionalizzazione dell’organico dei sacerdoti a disposizione del Vescovo, adeguamento in corso ormai da anni visto il costante calo di vocazioni. Don Luigi Zuffellato, pertanto, si farà carico di ricoprire sia l’incarico di parroco che quello di vicario, prendendosi direttamente a cuore anche l’oratorio e la pastorale dei giovani.

Il neo parroco e neo rettore del Santuario SS. Trinità Misericordia non rimarrà tuttavia solo. Oltre a don Walter, il solo di fatto confermato, da Como è arrivata la conferma che un secondo collaboratore sarà chiamato a seguire la parrocchia di Maccio. Nessun nome è però trapelato.

Cortina di fumo anche intorno alla prossima destinazione di don Luigi Savoldelli che, al di là degli incarichi diocesani di direttore della pastorale della famiglia e della Commissione per il Giubileo, ad oggi non è a conoscenza del nome della parrocchia a cui sarà destinato. L’unica certezza è che si tratta di una parrocchia della città di Como. Mistero dunque anche sulle date in cui avverrà il “cambio in corsa” tra i tre sacerdoti.