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Note storiche:
Il terreno su cui sorge la Chiesa del Santissimo Crocifisso di Como, a ridosso del fossato che correva intorno alle mura, fu bonificato nel 1236 dal canonico Erasmo Campacci che vi costruì una prima chiesetta dedicata alla SS. Annunciata. Successivamente subì ampliamenti e modifiche, l’ultima riguardante la facciata in stile neoclassico, opera di Luigi Fontana.
Il nome di Chiesa del SS. Crocifisso deriva dal crocefisso ligneo trecentesco portato in processione il venerdì santo di ogni anno.
Il 25 marzo, solennità dell’Annunciazione, del 1529 ricorreva il giovedì santo. Il Ss. Crocifisso era portato in processione per la città dai Confratelli dell’Annunciata che si recavano processionalmente, come tutti gli anni, guidati dal Crocifisso a visitare le ‘sette chiese’ dove era riposto il SS. Sacramento.
Una volta giunti al ponte di San Bartolomeo, trovarono la strada sbarrata da due grosse catene sovrapposte, fatte apporre dal governatore spagnolo, le cui estremità attaccate ad anelloni di ferro, erano impiombate nei muri laterali. Le catene avevano lo scopo di impedire l’entrata in città alle scorribande della cavalleria francese stanziata nel milanese.
Il capitano delle guardie negò ai confratelli il passaggio; non rimaneva altro da fare che passare sotto le catene. All’inchinarsi della croce, la catena superiore si strappò trascinando dietro di sé la pesante pietra alla quale era infissa.
Dedicata alla SS. Annunciata e custode del Santo Crocifisso, la Chiesa offre alla contemplazione, nella sua globalità, il mistero dell’Incarnazione, passione e morte di Nostro Signore Gesù Cristo. Sorretto da questa fede, lo sguardo inevitabilmente si leva al Crocifisso, rivelazione dell’amore del Padre. L’annuncio della conversione come imprescindibile esigenza dell’amore cristiano diventa così importante nella società attuale, in cui spesso sembrano smarriti gli stessi fondamenti di una visione evangelica della stessa esistenza umana. Adoriamo la Croce, unica nostra speranza.