Un altro gol decisivo per Andrea Benedetti, 16enne di Villa Guardia da due stagioni e mezzo in forza alle giovanili dell’Inter. La strada per diventare un calciatore professionista è lunga e piena di curve, si sa, ma nel frattempo il “nostro” Andrea continua a divertirsi e regalarsi partite memoriabili. L’ultima nel week-end, contro la sua ex squadra, il Milan, quella che per prima aveva creduto in lui ma che poi, dopo i primi anni in rossonero, aveva deciso di lasciarlo libero (il giocatore si era poi accasato al Como). E allora ecco la firma nel derby, con un perentorio colpo di testa che ha indirizzato la gara verso la vittoria (due a zero il punteggio finale) e che ha messo in ghiaccio il primo posto in classifica nella regular season per l’Under 16 neroazzurra, in attesa poi della poule scudetto insieme alle migliori squadre degli altri gironi.
Un altro colpo di testa, come quello messo a segno nella storica semifinale scudetto dello scorso anno, in rimonta, contro l’Atalanta. Un’altra rete pesante dopo quelle della finale scudetto contro la Juve, una doppietta di splendida fattura ancora negli occhi dei tifosi neroazzurri.
A questo punto è evidente che le “partite pesanti” esaltino il calciatore nato nel G.S. Villa Guardia. Pressione gestita al meglio per Andrea dopo che quello caratteriale era stato forse l’ostacolo maggiore nella sua prima giovanissima esperienza al Milan. Ma del resto, se forse è prevedibile la crescita fisica e tecnica di un giocatore, non altrettanto si può dire per l’aspetto personale che, negli anni, può rimanere intatto oppure essere ribaltato, condizionato da mille imprevedibili variabili. Bene così allora. L’importante è mantenere la fiducia nei propri mezzi, anche quando le cose sembrano mettersi per il peggio, e soprattutto tenere alta la passione per uno sport che, se praticato a livello professionistico sin da giovane, rischia a volte di consumarti poco a poco. E allora forza Andrea, continua così: non è importante dove arriverai ma come ci arriverai!