Addio a Rino Bianchi, l’alpino reduce di Nikolajewka

Pietro Rino Bianchi

Se ne è andato sabato pomeriggio Pietro “Rino” Bianchi. “E’ andato avanti” come amano dire gli alpini. E lui era proprio uno di quelli, uno di quelli con la A maiuscola, simbolo del Gruppo Alpini di Villa Guardia. Alpino durante la Seconda Guerra Mondiale, Rino Bianchi avrebbe compiuto 99 anni in autunno (1° ottobre). Fu uno dei pochi soldati a poter raccontare di aver preso parte alla battaglia di Nikolajewka, nel gelido gennaio russo del 1943.

Combattuta il 26 gennaio 1943, la battaglia di Nikolajewka fu uno degli scontri più importanti durante il caotico ripiegamento delle residue forze dell’Asse nella parte meridionale del fronte orientale durante la seconda guerra mondiale, a seguito del crollo del fronte sul Don dopo la grande offensiva dell’Armata Rossa iniziata il 12 gennaio 1943 (offensiva Ostrogorsk-Rossosc).

Gli ultimi resti delle forze italo-tedesche-ungheresi, provate, oltre che dai combattimenti, dal gelido inverno russo, si ritrovarono ad affrontare alcuni reparti dell’Armata Rossa, asserragliatisi nel villaggio di Nikolaevka per bloccare la fuga dalla grande sacca del Don: nel corso dei mesi precedenti, le forze sovietiche avevano già accerchiato la 6ª Armata tedesca a Stalingrado (operazione Urano) e sbaragliato completamente le armate rumene e gran parte dell’8ª Armata (operazione Piccolo Saturno), aprendo grandi varchi nelle precarie linee difensive nemiche.

Fu uno degli ultimi successi tattici delle residue forze dell’Asse, che riuscirono a raggiungere Shebekino, sottraendosi così all’accerchiamento e quindi all’annientamento completo. Rino Bianchi fu uno di quei valorosi soldati che riuscirono incredibilmente a sopravvivere al fuoco nemico e ai rigori dell’inverno russo.

“Purtroppo è venuto a mancare da poche ore il nostro alpino Pietro Bianchi: era una delle persone più anziane di Villa Guardia – ha comunicato il parroco don Gigi Zuffellato durante la santa messa di sabato sera – Era un simbolo per tutti quanti”.

pietro bianchi alpini villa guardiaLa morte di Pietro Bianchi fa seguito a quella di un altro reduce delle tragiche campagne russe: Ferruccio Vittani, di Civello, anche lui “andato avanti” nell’ottobre del 2017.

Bianchi non aveva mai dimenticato i duri giorni della Seconda Guerra Mondiale. “Sono Pietro Bianchi chiamato Rino, nato a Villa Guardia (Maccio) il 1/10/1920. Fui chiamato alle armi il 17/03/1940 e inviato a Bergamo in un reparto di artiglieria alpina. Dopo un breve periodo di addestramento fui inviato a Merano, alla 32°batteria del Gruppo Bergamo, matricola 10429…”, era solito raccontare durante le sue testimonianze, raccolte anche sul sito della sezione locale del Gruppo Alpini e qui consultabili integralmente.

Questa sera sarà recitato il santo rosario presso il Santuario SS: Trinità Misericordia. Domani le esequie.