Isola che c’é: donato il 10% degli incassi a Villa Guardia

Mercoledì 6 dicembre lo staff della Fiera “Isola che c’è” ha consegnato, come d’accordo con l’Amministrazione Comunale, il 10% degli incassi dei biglietti interi della Fiera “L’isola che c’è 2017” a beneficio del Fondo di Solidarietà del Comune di Villa Guardia.

Una rappresentante dell’Associazione “L’isola che c’è” ha incontrato i membri della Commissione che gestisce il Fondo di Solidarietà e ha dato ai Parroci del paese, don Gigi Zuffellato e don Enrico Colombo, operativi nelle frazioni di Maccio e di Civello, la donazione.

Il Fondo di Solidarietà è stato creato nel 2013 per sostenere le famiglie più bisognose di Villa Guardia e ha permesso di aiutare finora 80 nuclei familiari (il 56% italiani) con seri problemi economici. Chiunque ha la possibilità di fare donazioni libere al Fondo contattando le due parrocchie locali.

“Siamo orgogliosi di essere riusciti a dare, come nel 2015 e nel 2016, questo contributo a sostegno della comunità che, anche con qualche disagio, ospita la nostra manifestazione – hanno spiegato i responsabili della Fiera – Ringraziamo, pertanto, l’Amministrazione Comunale per la collaborazione e la disponibilità a creare, insieme, sinergie”.

All’incontro erano presenti Valerio Perroni (Sindaco di Villa Guardia), Roberta Briccola (Vice Sindaco Villa Guardia), alcuni membri della Commissione che gestisce il Fondo di Solidarietà con i due parroci del paese e Giovanna Montanelli (Vice Presidente de L’isola che c’è).

I restanti ricavi della Fiera, come ogni anno, saranno devoluti invece ai soggetti della rete che collaborano per realizzare l’evento e serviranno per sostenere progetti di economia solidale sul territorio.

Alla Fiera dello scorso 15 e 16 settembre hanno collaborato più di 200 realtà della provincia di Como attive nell’economia solidale,  agricoltura biologica, commercio equo, finanza etica, cooperative sociali, turismo responsabile, riciclo e riuso, energie rinnovabili, piccoli artigiani, associazionismo e volontariato e nel consumo responsabile. Per quanto riguarda gli espositori, erano presenti 182 stand, di cui 46 nuovi, suddivisi in 7 piazze tematiche: Ambiente, Benessere, Capitale Sociale, Cibo, Cultura, Mestieri e Via del Gusto.

In alcuni casi gli stand erano condivisi da più soggetti e, perciò, rappresentavano più realtà. In particolare, erano presenti: 54 realtà del terzo settore, cooperative sociali, associazioni di volontariato che offrono servizi per la comunità e organizzazioni che svolgono progetti di solidarietà internazionale; 26 realtà che si occupano di ambiente, energie rinnovabili, prodotti ecocompatibili, riciclo e riuso; 44 realtà che si occupano di agricoltura, di trasformazione, produzione ed erogazio ne di prodotti biologici o alimenti sostenibili vegetariani e vegani); 21 artigiani del territorio; 16 soggetti di promozione culturale; 1 gruppo di consumatori organizzati (la Cooperativa Sociale Corto Circuito, che consorzia decine di produttori locali e Gruppi d’Acquisto Solidali); e 23 realtà attive nell’ambito delle discipline sportive o legate al benessere.

Nei due giorni della manifestazione sono stati emessi 5.539 abbonamenti interi e 3.380 abbonamenti ridotti (bambini, disabili e serale)  e 34 omaggio, tutti validi due giorni e non nominali,  per un totale di 8.953 abbonamenti.
 
La partecipazione del pubblico, non solo locale ma anche extra-territoriale, si è confermata, quindi, visto anche il tempo assai variabile, buona: circa 11 mila gli ingressi, con particolare interesse e partecipazione per la conoscenza e l’incontro dei progetti presentati e delle attività di animazione. Ricordiamo che il costo del biglietto di ingresso dai 14 anni in su era di 4 euro.
 
Rispetto ai costi della manifestazione, infine, dobbiamo evidenziare il consueto apporto determinante di volontariato che caratterizza e rende possibile l’evento: sono stati oltre 350 i volontari che quest’anno, a vari livelli, hanno offerto – prima, durante e dopo – il loro
servizio in tutti i settori, con una campagna specifica di raccolta volontari a cui hanno risposto decine di nuove persone, tra cui anche
circa centocinquanta studenti della Scuola “Cias Formazione Professionale” e dell’Istituto “Enaip” di Como.