Sabato i funerali di Maxwell: raccolta fondi per la famiglia

Si terranno sabato mattina alle 10 nella chiesa parrocchiale di Gironico i funerali di Maxwell Osei, il giovane calciatore della formazione Allievi del Gruppo Sportivo Villa Guardia drammaticamente venuto a mancare venerdì 7 giugno, annegato in un tragico tuffo nel Lago di Como, nei pressi di Villa Geno, per festeggiare la fine dell’anno scolastico.

Maxwell OseiAlla cerimonia, organizzata a distanza di una settimana anche per permettere ai parenti e alla comunità ghanese di radunarsi in quel di Gironico, prenderà parte anche una delegazione del Gruppo Sportivo Villa Guardia e soprattutto i compagni di squadra della formazione Allievi 2003 allenata dai mister Luca Tabacco e Carmelo Pellicanò. Quest’ultimo, allenatore lariano molto noto a Como per il suo impegno nel sociale, era stato l’ultimo a sentire Maxwell poco prima del fatale tuffo. Un messaggio vocale inviato al tecnico alle 11.56, quattro minuti prima che Max si inabissasse nelle acque del Lario. Un audio sentito e risentito centinaia di volte, perché tutti ancora stentano a credere che Max “non sia più qui”.

Capitan Samuelli e i compagni di squadra del GSV hanno avviato una personale raccolta fondi, per sostenere la famiglia in questo momento di difficoltà. Altrettanto hanno fatto nella vicina Colverde. Anche il Gruppo Sportivo Villa Guardia si è unito alla campagna degli amici di Gironico con una donazione, invitando tutti coloro che volessero fare altrettanto a contribuire con un’offerta tramite bonifico sul conto della Polisportiva Colverde con causale “Amici di Maxwell”  e IBAN IT21F0521651620000000001900, unendosi in un gesto simbolico che vuole testimoniare solidarietà piena ad una famiglia ben integrata nel territorio e ora sconvolta dal tragico inatteso evento.

Come spiegato nei giorni scorsi dal parroco don Gerardo Bernasconi “Maxwell sarà il primo extracomunitario ad essere sepolto nel cimitero di Gironico”. Solare, allegro, Max studiava al CFP di Monteolimpino e sognava una carriera nella ristorazione. Sempre presente agli allenamenti, disponibile a ricoprire qualsiasi ruolo, era il primo a non arrendersi mai e faceva da “traduttore” per l’amico Nasser, come lui ghanese ed arrivato in squadra negli ultimi mesi. E proprio l’amico e connazionale è stato colui che ha cercato disperatamente fino all’ultimo di salvarlo dalla morsa delle acque del Lario. Nel week end in cui è avvenuta la tragedia Max e la squa squadra avrebbero dovuto disputare le finali per il 1° e 2° posto al torneo di Albate (sabato) e quella per il 3° e 4° posto a Vighizzolo (domenica). Entrambi i match sono stati sospesi in segno di lutto e vicinanza.

Intanto gli inquirenti hanno fatto luce sulla vicenda, ricostruendo passo a passo tutto quanto accaduto in quel terribile mezzogiorno di venerdì scorso. La compagnia di amici (poco meno di quindici i ragazzi presenti, alcuni di questi erano compagni di squadra), aveva deciso di tuffarsi nei pressi di Villa Geno per celebrare con un gesto goliardico la conclusione della Scuola. Un “semplice” tuffo per poi uscire subito. Una “ragazzata” da fotografare e riprendere con il cellulare. Qualcuno ci aveva già provato nei giorni precedenti. Nessuna forzatura, nessuna spinta, semplicemente un tuffo a ridosso della riva di Villa Geno. Anche a Max, che sapeva di non essere un bravo nuotatore, evidentemente è parso fosse tutto facile. Ma il Lario in quel punto non perdona e spesso purtroppo miete vittime (4 giovani negli ultimi 5 anni) anche tra gli esperti nuotatori.

Nei giorni scorsi il Comune di Como si è fermato a riflettere sulle troppe tragedie avvenute in quel punto. Una campagna di sensibilizzazione sui pericoli del Lago di Como sarà probabilmente avviata il prossimo anno scolastico così come è in fase di valutazione anche il posizionamento di nuovi cartelli multilingue che debitamente indichino il pericolo.