S. Gaudenzia: domenica 25 agosto la festa

Come da antiche tradizioni locali, in occasione dell’ultima domenica di agosto, ritorna l’annuale festa di Santa Gaudenzia. Domenica 25 agosto alla frazione “Macciasca” (per i neo residenti si tratta della località interna situata lungo via Varesina, all’altezza del ranch Gaudenzia e di fronte al disco pub Tartaruga, poco prima della rotonda del centro commerciale Centerville) sarà celebrata alle ore 17 la santa messa presso la chiesetta dedicata a Santa Gaudenzia, venerata come santa dalla Chiesa cattolica, che la commemora il 30 agosto. Fu probabilmente una martire romana, spesso identificata con Candida, ricordata anche dal martirologio Geronimiano il 29 agosto. All’interno dell’antico oratorio di Santa Gaudenzia, proprietà annessa alla adiacente Villa Sebregondi, viene conservata una reliquia della vergine martire.

Fotografie di Mattia Calderazzo

L’edificio è una bella costruzione seicentesca, un tempo proprietà dei conti Sebregondi. Venne edificata praticamente al confine con il territorio di Lurate Caccivio. La villa, o meglio l’annessa cappella, contiene al proprio interno i resti di Santa Gaudenzia e per questo motivo, sin dalle origini, era frequentata, si parla della seconda metà del 1500, anche da fedeli provenienti dal paese confinante.

Dopo tanti secoli la chiesetta è ancora un punto di ritrovo per parrocchiani e devoti (anche da fuori parrocchia) che, nell’ultima domenica di agosto, quando si celebra la messa secondo l’antica tradizione votiva, si ritrovano per la celebrazione liturgica e un brindisi conviviale.

 

Ecco quanto riportato in una precedente  ricerca svolta su questa Santa, tra il 1955 e il 1960, dalla contessina Gaudentia Barbiano di Belgioioso. “Il 28 giugno del 1802 per ordine di Papa Pio VII fu tolto dal Cimitero di Santa Priscilla sulla via Salaria Nuova, con una ampolla e uno strumento di ferro corroso dalla ruggine, il corpo di una giovinetta ritrovato due giorni prima dal Sacerdote Filippo Lodovici, Direttore Generale delle Sacre Catacombe e Sottocustode delle SS. Reliquie. Accanto al corpo venne anche rinvenuta l’iscrizione rubricata su tavola marmorea col nome: Gaudentia. I resti pare fossero stati custoditi nella chiesa del Gesù, a Roma, e qui esposti nei primi giorni del dicembre 1834 prima che avesse inizio la loro traslazione «per via di mare, di fiume e di lago››. Ossia da Roma alla foce del Tevere, dal Tirreno all’Adriatico fino alla foce del Po; e di qui all’Adda e al lago di Como. Da Como alla Macciasca il trasporto dell’urna avvenne a spalla d’uomo. I resti della martire cristiana erano stati donati l’11 agosto del l834 da papa Gregorio XVI al conte cavaliere Giuseppe Sebregondi come riconoscimento dei tanti suoi servigi presso la corte pontificia, ed alla sua consorte contessa Camilla Barbiano di Belgioioso d’Este. Da quando essi furono collocati in questo oratorio, patrona e titolare ne divenne Santa Gaudenzia, non per designazione canonica, ma sull’onda d’una riconoscente e plebiscitaria devozione popolare”.