Nuova ondata di profughi a Como. Anche Villa Guardia li potrebbe ricevere: è subito polemica

La provincia di Como si prepara a ricevere una nuova ondata di profughi e anche Villa Guardia potrebbe essere destinata ad accettare l’accorato invito del Prefetto a “spalancare le porte” per accogliere i migranti in fuga dal loro paese. La notizia è stata comunicata dallo stesso sindaco di Villa Guardia, Valerio Perroni in occasione del consiglio comunale di ieri sera. Così come accaduto in altri comuni lariani ad inizio 2105, il primo cittadino ha dovuto di fatto dare l’annuncio quasi rassegnandosi alla volontà della Prefettura.Dieci i clandestini che potrebbero arrivare in paese, probabilmente dalla Nigeria, tra i 20 e i 25 anni. Perplessità e pareri subito contrastanti all’interno del Consiglio comunale.

La notizia è stata contestualmente rilanciata dal leader di Villa Guardia Civica, Piermario Vimercati, attraverso il proprio profilo Facebook, innescando in rete un lungo dibattito che come da copione ha evidenziato tre differenti “filosofie” nell’affrontare la questione: contrari, favorevoli, rassegnati.

“Ieri ho dato (in modo asettico) la notizia su facebook dell’arrivo dei profughi a Villa Guardia e si è scatenato un gran casino – commenta Vimercati riprendendo il post di ieri – Commenti esagitati (e sicuramente fuori luogo) da un lato; le solite omelie perbeniste (le cui tesi hanno ridotto la nostra civiltà a quello che è) dall’altro. Io penso che sia allucinante che lo stato (da tempo non lo scrivo più in maiuscolo) tradisca quotidianamente i suoi cittadini e poi finanzi la “gestione dei migranti” erogando denaro pubblico alle cooperative e ai privati che li alloggiano. Questa non è solidarietà, cari amici perbenisti…questo vuol dire che noi diventiamo complici dei mercanti di uomini! E i comuni (e con loro i sindaci subiscono, come spesso, la follia di questo stato in cui sempre più a fatica mi riconosco)”.

Ad inizio anno era stato il sindaco di Pellio Intelvi a scatenare polemiche sui media, opponendosi in modo deciso alla richiesta del Prefetto di ospitare alcuni profughi libici. I riflettori poi si erano accesi sul comune di Cavallasca, dove nel mese di febbraio il gruppo di minoranza guidato da Vittorio Belluso aveva organizzato anche una pacifica manifestazione di protesta contro la decisione del proprio comune di ospitare in centro paese alcuni profughi, manifestazione che aveva raccolto numerose adesioni anche tra sindaci del territorio comasco e consiglieri regionali.

migranti-clandestini-300x225Interpellato a suo tempo sulla vicenda, Marcello Grandi, primo cittadino del comune intelvese in grado di tener testa al Prefetto, aveva spiegato che la sua opposizione non voleva dire in alcun modo assumere un atteggiamento razzista: “Abbiamo duecento stranieri sul territorio su una popolazione di mille abitanti. Molti lavorano, utilizzano i servizi e pagano le tasse, sono rispettati e ben integrati. Ho espresso contrarietà all’iniziativa, certo che la stragrande parte della mia comunità fosse d’accordo con me, perché l’ubicazione dell’edificio è in pieno centro, nella piazza principale, vicino c’è un parco giochi molto frequentato e la nuova casa di riposo. Alla fine il Prefetto ha accantonato la proposta».

Nelle prossime settimane la Prefettura di Como comunicherà a tutti gli amministratori comaschi “individuati”, il numero certo degli eventuali immigrati clandestini che dovranno essere ospitati. Non si escludono altri “due di picche” al Prefetto da parte di alcuni degli amministratori comaschi pre allertati per la nuova “emergenza clandestini”.

L’invito piovuto da Roma è quello di inserire i clandestini ove ci siano strutture già in capo ad associazioni che già gestiscono questo tipo di problematiche. Sarà lo Stato a pagare “vitto e alloggio” mentre ai Comuni è stato chiesto di impiegare i profughi in lavori socialmente utili. E sul “lavoro” offerto ai giovani profughi…. ovviamente la rete si scalda, anzi, visto il periodo economico difficile, si infiamma.