Immigrati clandestini, le considerazioni del sindaco: “La storia del paese dice che si può accogliere”.

Dopo qualche giorno di riflessione è tornato sull’argomento accoglienza immigrati clandestini anche il sindaco Valerio Perroni che, tramite il proprio profilo Facebook, ha esternato le proprie considerazioni sull’argomento, evidentemente anche infastidito da qualche qualunquismo apparso sui social in questi giorni.

“Dopo aver raccolto e verificato le prime informazioni, sono in grado di condividere un importante aggiornamento – spiega il primo cittadino – Dopo la telefonata del Prefetto con cui mi veniva preannunciato l’arrivo di 8-10 profughi nel nostro Paese, comunico che il 7 maggio sono arrivati 9 nigeriani, tutti maschi dai 20 ai 25 anni, la maggior parte dei quali di fede cristiana, che alloggiano a Maccio in un’abitazione affittata da un privato. La gestione concreta dei profughi assegnati alla Provincia di Como dal Ministero dell’Interno è in capo alla stessa cooperativa che – su mandato della Prefettura di Como – opera già nei Comuni di San Fermo della Battaglia e di Cavallasca, senza alcun costo a carico del Comune. Come ho già detto giovedì 7 in Consiglio Comunale scorso, ci siamo immediatamente attivati con la Vice Sindaco Roberta Briccola per valutare quali azioni adottare ed in settimana incontreremo il presidente della cooperativa per programmare una serie di attività che potranno coinvolgere i nuovi arrivati nell’interesse della collettività, al fine di evitare di avere 9 ragazzi “a zonzo” per il paese. Colgo l’occasione per ringraziare la Parrocchia di Maccio e le associazioni che hanno già dato la loro disponibilità a collaborare. Come ho riferito in Consiglio Comunale, è mia intenzione organizzare un incontro sul tema con la collaborazione dei gruppi consiliari di maggioranza e di opposizione”.

Nessun allarmismo quindi nelle parole del sindaco e un invito accorato alla riflessione sull’importanza di saper accogliere.

“Comprendo i sentimenti di paura, di disorientamento e di preoccupazione che serpeggiano in ognuno di noi, ma occorre con realismo entrare nel merito dei problemi e con coraggio affrontare questi sentimenti. La storia di Villa Guardia dimostra che ciò è possibile. In passato il Paese infatti ha affrontato, con efficacia e con umanità, gli arrivi di vietnamiti, libanesi e kosovari. L’impegno mio e dell’Amministrazione è che anche questa volta sia così!”.

Prima di concludere non sono poi mancate punzecchiature in punta di tastiera a quello che è un Sistema di gestione delle emergenze che forse lascia più di un dubbio nei cittadini, a prescindere dalle simpatie politiche.

“Tutto ciò non toglie il fatto che sui Sindaci si scarichino problemi che un’Europa degna e forte deve saper affrontare in modo unitario. Perciò sarà mio impegno affrontare questo tema nelle opportune sedi istituzionali”.