“Il potere della gentilezza”: una domenica con la musica

cscuola di musica e danza di Villa Guardia

Proseguono gli appuntamenti organizzati dal Patto Educativo all’interno del progetto Mettiamoci la Testa. In attesa del secondo appuntamento con la “colazione digitale”, previsto sabato 9 febbraio alla Scuola dell’Infanzia di Maccio, tocca questa volta alla Scuola di Musica salire agli onori della cronaca.

Domenica 3 febbraio, infatti, a partire dalle ore 15, presso la sede di via Europa Unita prenderanno il via i laboratori musicali “IL POTERE DELLA GENTILEZZA” in collaborazione con gli oratori di Civello e Maccio. L’appuntameto è rivolto agli alunni delle classi quarte e quinte delle scuole primarie. Il tema è quello del saper ascoltare e mostrarsi sensibili, per favorire una crescita dei ragazzi che abbia la gentilezza e il rispetto degli altri quali pilastri su cui poggiarsi.

Ad avvicinare i giovani delle classi quinta e quarta agli strumenti interverranno Davide Negretti e Sabrina Noseda (per le arpe celtiche) e Mattia Calderazzo (per il pianoforte). Le lezioni presso gli oratori si terranno poi settimanalmente, una volta a Civello e una a Maccio in alternanza, ogni venerdì a partire dalle 14.45, dal 1° marzo al 12 aprile. Iscrizioni obbligatorie entro il 24 febbraio.

Scarica qui la locandina “Il Potere della gentilezza” per avere indirizzi mail e numeri di telefono per info di contatto e iscrizioni.

Il Patto educativo di Villa Guardia, gruppo di lavoro di tutte le realtà educative di Villa Guardia, coordinato dagli Assessorati Cultura e Istruzione e Servizi Sociali, si sta impegnando da aprile 2017 nel progetto “Mettiamoci la Testa” (fortemente voluto e ideato dall’Associazione genitori di Villa Guardia) per contrastare fenomeni di bullismo, amplificati anche dall’uso dei social media. L’impegno contro qualsiasi forma di bullismo e cyberbullismo e, nel contempo, il dovere di compiere il salto socio-culturale che ci separa dal vivere la diversità come valore, deve essere forte ed efficace, soprattutto nella sfera educativa. Per combattere tali fenomeni di prevaricazione e sopruso, nel mondo e nel web, bisogna partire dall’educazione che deve iniziare, prima di tutto, dalle famiglie. Ma la famiglia non può e non deve rimanere sola: va coadiuvata nel percorso educativo dalla scuola e dall’intera comunità.
“L’idea è quella di affrontare tali temi insieme, come collettività attiva e corresponsabile; di ‘metterci la testa’ – tutti e ciascuno – per proporre attività, incontri, confronti e spunti concretamente attuabili ed efficaci”, spiega l’assessore ai Servizi sociali Roberta Briccola.