Elisoccorso Villa Guardia: ecco i visori per il volo notturno

mario landrescina

Il dottor Mario Landrescina

“Più di 21 mila persone soccorse con l’eliambulanza, su un territorio che ospita poco più di 2 milioni di abitanti”. Basterebbero questi semplici dati, snocciolati dal direttore Mario Landrescina durante la conferenza stampa di oggi 2 agosto, per spiegare il successo della base operativa dell’elisoccorso lariano. Invece, per festeggiare “alla grande” i 30 anni di attività, i responsabili della base di via Firenze hanno scelto di presentare alla stampa il progetto pilota che vede la base di Villa Guardia al centro dell’attenzione della Regione Lombardia. Un progetto che proietterà la nostra centrale del 112 nell’avanguardia europea. Già, perché l’elibase di Villa Guardia è la prima in Italia a sperimentare i Night Vision Goggles, visori notturni a intensificazione di luce, sul nuovo velivolo AW139 operativo anch’esso da pochi giorni. Insomma un mix di tecnologia che rende il volo notturno equiparabile quasi a uello diurno.

“Ogni tappa è stata importante in questi 30 anni – ha proseguito Landrescina – Dal 1986 sino ad oggi abbiamo fattomolto ed oggi, con le sperimentazioni sul volo notturno, ci spingiamo ancora più in avanti. Questo sistema stravolgerà il settore. È la prima esperienza in Italia. Se grazie alla tecnologia che stiamo sperimentando si accorciano di notte di quattro o cinque volte i tempi di intervento, questo è un risultato straordinario che consentirà di salvare moltissime vite. Certo che chiediamo scusa per i rumori notturni… ma stiamo lavorando per qualcosa di grande e credo che le persone potranno capire”.

L’aeromobile – un AW 139 – e i Night Vision Goggles (NVG), i visori notturni a intensificazione di luce utilizzati dai piloti della base HEMS (Helicopter Emergency Medical Service) di Villa Guardia (Como) sono stati testati per la prima volta in Italia, a partire dall’inizio del mese di luglio. Questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, ecco la presentazione solenne davanti ai vertici di Areu Lombardia-118, Azienda socio sanitaria territoriale Lariana, Inaer Aviation Italia e Leonardo Helicopters.

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Il casco dei piloti con montati i visori NVG

“In occasione del Trentennale dell’Elisoccorso di Como, siamo orgogliosi di questo importante risultato – ha proseguito Mario Landriscina, direttore della Macroarea dei Laghi-118 – In questo modo andremo a potenziare il sistema di emergenza-urgenza regionale e, in particolare, dell’area di Como, Varese, Lecco e dell’area del Legnanese. Le tecnologie NVG e il nuovo elicottero, grazie a questa sperimentazione unica in Italia, consentirà di essere ancora più efficienti durante il volo notturno ed effettuare atterraggi e decolli anche in aree non illuminate. Un modo per arrivare più velocemente e più vicino alle persone che hanno necessità di ricevere un soccorso sanitario, in particolare a quelle che sono affette da patologie tempo-dipendenti o da gravi traumi, e trasportarle all’ospedale più idoneo nell’ambito di una rete ospedaliera dell’emergenza-urgenza in tal senso strutturata. Dal 2010 sono saliti all’86% gli interventi primari.
C’è stato un incremento di sostanza dei voli notturni ed era quindi opportuno lavorare per migliorare anche questi dati”.

Quanto all’elicottero, il nuovo AW139, consegnato alla base comasca a metà luglio, è un elicottero leggero intermedio di nuova generazione, che può superare i 300 km all’ora ed è in grado di consentire operazioni di soccorso anche alle quote più elevate del territorio montano lombardo, fino a oltre 4500 metri. L’elicottero utilizzato dall’Elisoccorso di Como presenta ulteriori incrementi di capacità operativa. Questi consistono, in particolare, in cockpit e cabina compatibili con NVG (Night Vision Goggle), per poter agevolare il personale nelle operazioni notturne e ognitempo, e lo standard di tipo Phase 7 per il software dell’avionica integrata Honeywell Primus Epic. Quest’ultima comprende infatti un’ulteriore evoluzione dei sistemi anticollisione, ideale per attività di volo in spazi aerei congestionati e di prossimità, navigazione satellitare avanzata e capacità di soddisfare i più moderni requisiti di navigazione strumentale a bassa quota.
112“Questo è il modello per volare più venduto al mondo – ha precisato l’ingegner Romiti – Abbiamo introdotto nuove tecnologie e davvero c’è la possibilità divolare in qualsiasi condizioni meteo. Come azienda abbiamo potuto mettere a punto la grande esperienza maturata seguendo Rega, il partner svizzero che vola su un territorio con condizioni orografiche simili al territorio seguito da questa elibase”.

comandante Molina, elisoccorso Como

Il comandante Molina, pilota e istruttore dell’Elisoccorso Como

Soddisfazione anche nelle parole di Andrea Stolfia Inaer Aviotion Italia. “I nostri sforzi organizzativi e finanziari ci hanno portato a dotarsi di infrastrutture a terra, dotarsi di occhiali che se indossati di notte riproducono le stesse condizioni di volo diurno. La base di Villa guardia è un modello di successo su base europea. tra l’altro l’esperienza militare dei nostri istruttori permette di formare piloti per bene. Como è un modello per la Lombardia e stimolo per tutto il settore”.

Dall’inizio luglio in molti residenti di Villa Guardia, avevano percepito che “qualcosa bollisse in pentola” nella centrale operativa di via Firenze. A spiegarlo è stato direttamente il comandante Molina. “Occorrono 6 ore di volo di prova per acquisire lo speciale attestato di volo notturno con i visori NVG. Dall’inizio di luglio abbiamo iniziato i test sia sul nuovo elicottero sia su questi visori americani, già in dotazione alle forze militari italiane. È un cambiamento epocale. Questo ci permette in futuro di poter allargare anche la rete di piazzole di atterraggio, inserendo anche le aree non illuminate”.

I Night Vision Goggles (NVG), visori notturni ad intensificazione di luce, vengono applicati sui caschi dei piloti di Inaer e finora non contemplati dalla normativa nazionale per il volo civile. Con l’applicazione della nuova normativa europea – Regolamento Europeo 965/2012  -, ora sarà possibile verificare, sperimentalmente, la ricaduta operativa anche nel nostro Paese. Si tratta di una tecnologia usata in ambito militare e, grazie alla sperimentazione a Como, ora introdotta anche nel soccorso sanitario di tipo civile. I visori amplificano la ridotta luce ambiente notturna (luna, stelle), consentendo di vedere al buio e, quindi, di compiere durante la notte, operazioni fino a oggi possibili solo con la luce diurna, come, ad esempio, un atterraggio in un’area non illuminata.  IMG_7512118IMG_7487IMG_7466