Aumenti Tariffa rifiuti: l’assessore spiega i motivi

veronelli paoloDopo qualche giorno di malumore nelle case dei cittadini di Villa Guardia, a seguito della consegna della bolletta della TARI (la tariffa rifiuti), l’assessore Paolo Veronelli spiega il perché dell’aumento.

“L’aumento della tariffa rifiuti in consegna in questi giorni è dovuto a 2 fattori – prova a far capire l’assessore con delega all’Ambiente e ai Lavori pubblici – Purtroppo si tratta di una combinazione di due circostanze precise: da una parte i costi di trasporto e di smaltimento di alcuni rifiuti sono aumentati dall’anno 2016 all’anno 2017, dall’altra parte alcuni ricavi legati allo smaltimento dei rifiuti, invece, sono purtroppo diminuiti”. L’aumento era stato già motivato in modo dettagliato durante il Consiglio Comunale in occasione dell’approvazione del previsione di bilancio 2017, nella seduta del 16 marzo scorso.

La news però non aveva evidentemente trovato sufficiente risalto nelle cronache locali e, pertanto, al primo bollettino della Tari ricevuto dai cittadini, ecco il rincorrersi di domande, richieste di informazioni e numerose telefonate agli uffici comunali per chiedere se vi fosse un errore di calcolo.

Ecco nel dettaglio come sono stati modificati i costii:
a) inerti: il costo è passato da € 10,5 a tonnellata ad € 16;
b) legno: il costo è passato da € 23/24 a tonnellata ad € 55;
c) ingombranti: il costo è passato da € 95 a tonnellata ad € 113;
d) trasporto: 15% di aumento.
E’ invece diminuito il ricavo dalla vendita del metallo che è passato da € 141 ad € 115.

tari-foto“La tariffa rifiuti, come previsto per legge, deve coprire tutti i costi di raccolta, trasporto e smaltimento per cui se, ad esempio, tutti i servizi costano 100 in totale, il Comune potrà chiedere 100; se costassero 90 il Comune chiederebbe 90 e se, 110, 110”, prosegue l’assessore in modo accorato cercando di far capire che non c’è stato alcun fine di “far cassa”. Servirà però trovare una soluzione a questo fenomeno dei rincari, problema condiviso anche da altre Amministrazioni comunali.
“Per contenere i costi stiamo pensando di allungare la durata degli appalti, che oggi sono annuali o biennali. Portandoli a 5 anni, le oscillazioni dei costi rientrerebbero nel normale rischio di impresa per la ditta che vincerà l’appalto”.