Prefettura: il resoconto dell’incontro con il sindaco Perroni

Esclusa ma non ancora tramontata l’idea di allestire una tendopoli nei pressi del carcere Bassone per accogliere gli oltre 200 profughi in arrivo nella provincia di Como. Sindaci rinfrancati dopo l’incontro di ieri in Prefettura, durante il quale il prefetto Corda ha cercato di rasserenare l’atmosfera dopo che nei giorni scorsi Lega Nord e poi Forza Nuova avevano tirato bordate sull’argomento “immigrati”, scaldando il territorio.

Quarantanove per la precisione i primi cittadini comaschi intervenuti, in quello che era il primo di tre incontri programmati (il prefetto vuole incontrarli tutti e 154). Alla riunione era presente anche Valerio Perroni, sindaco di Villa Guardia ed anche Maria Rito Livio, presidente della Provincia oltre che sindaco di Olgiate Comasco.

E’ stata l’occasione per tracciare un bilancio e fare i “conti della serva”. Ne è emerso che sul Lario, ad oggi i profughi sono 800. La situazione resta di emergenza e un prossimo arrivo di nuovi profughi non dovrà sorprendere la provincia lariana, per evitare qualsiasi problematica. Per questo il prefetto ha voluto analizzare al dettaglio insieme ai sindaci tutti i singoli casi di accoglienza presenti nel Comasco. Ad oggi sono 26 i comuni che hanno in gestione i profughi, 3 in strutture di proprietà comunali e 23 in immobili di proprietà appartenenti a privati (così come accade a Villa Guardia) o della Caritas. E proprio la convenzione sottoscritta da Villa Guardia e Uggiate Trevano è stata presentata come un accordo modello che potrebbe essere adottato come protocollo di intesa. Molteplici le domande cui Perroni ( e poi via via tutti gli altri 25 sindaci) è stato sottoposto per capire quali difficoltà siano state incontrate a Villa Guardia in questo primo periodo di convivenza con i profughi nigeriani.

Il prefetto ha poi illustrato le nuove modalità di gestione a livello nazionale, spiegando che il Ministero ha velocizzato l’iter per offrire asilo, costituendo tre commissioni specifiche (2 a Milano e 1 a Brescia) che lavorano ogni giorno e una commissione ad hoc per controllare e monitorare la gestione delle cooperative che si stanno occupando dell’emergenza.

“E’ stata una riunione costruttiva – racconta Valerio Perroni- Non c’è dubbio che su questo tema il fare squadra sia fondamentale, così come capire quale siano i modelli migliori da seguire. Il prefetto poi ha detto che vede di buon occhio il coinvolgimento delle associazioni dei comuni”.

La riunione è durata tutta la mattinata, dalle 10 sin dopo le 13. Assenti alcuni sindaci schierati a destra e quindi allineati alle polemiche sollevate in queste settimane dai rispettivi partiti di appartenenza. Nelle prossime settimane saranno convocati anche gli altri sindaci lariani e al termine dei rendez vous la Prefettura potrebbe decidere le modalità per ospitare la nuova ondata di profughi.