Pedemontana: sberleffo della Regione. Il sindaco: “non utilizzare quella strada”

C’era grande attesa ieri per l’incontro in regione dei rappresentanti del comitato “No Pedaggio”, composto dai 39 sindaci della provincia di Como in lotta contro il pedaggio (0,62 euro) sulla nuova Tangenziale di Como (solo 2,4 km) e sostenuto da quasi 9 mila firme raccolte in queste settimane. Ma, a dispetto delle attese, l’incontro non ha sortito alcune effetto se non quello di mandare su tutte le furie i rappresentanti lariani del comitato giunti al Pirellone, tra i quali c’erano anche il sindaco di Como Mario Lucini e il presidente della Provincia di Como, Maria Rita Livio, oltre al sindaco di villa Guardia Valerio Perroni, l’assessore Clerici di Lurate Caccivio e il sindaco di Albese con cassano, Alberto Gaffuri, accompagnato dal vicesindaco.

Un enorme sberleffo quello riservato però dai vertici della Regione che, con premeditazione, hanno boicottato l’appuntamento, defilandosi nei corridoi del palazzo della Regione. Proprio così, nonostante l’incontro fosse stato posticipato proprio su richiesta della Commissione stessa Territorio e Ambiente, ieri l’aula in cui la delegazione lariana doveva essere ricevuta era incredibilmente deserta. Assenti (o forse meglio “imboscati”) l’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Sorte, il presidente della Commissione, assenti i vertici della società Concessioni Autostradali Lombarde, assenti anche i membri della Commissione, i vertici di Pedemontana e chi più ne ha più ne metta. Gli unici rimasti a reggere il moccolo, mostrando un minimo di dignità, i consiglieri regionali Dario Bianchi, Daniela Maroni e Luca Gaffuri, oltre al lecchese Mauro Piazza, vicepresidente della Commissione. Nessuna notizia invece degli altri consiglieri regionali comaschi, vale a dire Francesco Dotti e Alessandro Fermi, ieri al lavoro su altri tavoli.

La cronaca del pomeriggio in Regione è da brividi. L’arrivo della delegazione del Comitato è alle 17, ma la prima notizia è che tutto slitta più avanti. Anticamera di un’ora e mezza, insomma. Qui la prima sorpresa. Prima del gruppetto comasco ci sono anche altri sindaci “imbufaliti” contro i vertici di Pedemontana. Mal comune mezzo gaudio? Non proprio…

Sale la tensione e l’assessore regionale Sorte non si fa vedere. Alla chiamata, ecco la sorpresa: la commissione è tenuta dal vice presidente Piazza ed i vertici di Pedemontana non ci sono! Ci si prova lo stesso. Il Comitato prova a far valere le proprie ragioni, espone critiche e perplessità sul metodo e nel merito… Ma la realtà è che ad ad ascoltare Lucini e gli altri amministratori non c’è nessuno che poi possa prendere realmente una decisione! La proposta che ha del ridicolo è quella di… fissare un incontro con l’assessore e con i componenti della commissione! “Un altro? Ci state offendendo”, sbotta la delegazione lariana.

Ma c’è anche l’occasione di fare uno scoop. E a raccontarcelo è proprio il sindaco di Villa Guardia Perroni (nella foto). “Abbiamo scoperto, e ne siamo rimasti basiti, che quelli di Pedemontana hanno sbagliato a fare i conti, perché calcolano come lunghezza della Tangenziale di Como anche dei tratti non di autostrada, come rampe di accesso di entrata e di uscita e persino la parte di strada per andare in discarica! Alla mia domanda, semplicissima, “perché?”, mi rispondono che, poi, quegli stessi tratti andranno manutenuti. Peccato, però, che quei tratti saranno consegnati invece alla Provincia!”. A quel punto cala il gelo. “Ci siamo resi conto che era di fatto una presa in giro!”.valerio perroni nuova 3

I consiglieri regionali comaschi ascoltano tra l’imbarazzato e l’incredulità. “Alla fine hanno concordato con i nostri rilievi: costi folli (vedi BREBEMI), per non parlare dell’eccessiva complessità delle procedure di accreditamento: serve una vera e propria guida. Ma ci pensano un po’ agli anziani, oppue non gliene frega nulla di niente?”. Alla fine la conclusione è scontata. “C’è il rischio dell’inutilità dell’opera, perché monca e – ciliegina sulla torta – se l’investimento privato (che corrisponde ad 1/3 dei costi sostenuti) non venisse remunerato, come previsto dovrà garantir la Regione. Ora capisco perché si parli di un possibile interessamento all’opera da parte dell’ANAC (l’Autorità Nazionale Anti Corruzione) tramite il suo presidente Raffaele Cantone!”.

Lo sberleffo in Regione è compiuto. Ma ora? Cosa fare? “Adesso attendiamo la nuova convocazione – conclude Valerio Perroni – Ma nel frattempo abbiamo chiesto la sospensione del pedaggio. E comunque sia, personalmente, io non userò più quella strada finché non ci sarà chiarezza e non si affronterà la questione con la serietà che essa merita”. Come il primo cittadino di Villa Guardia, il popolo della rete social ha subito fatto partire il tam tam: “boicottiamo la Tangenziale di Como e la Pedemontana”!