Madonna delle Armi: domenica il gemellaggio

Ritorna la tradizionale Festa della Madonna Delle Armi di Cerchiara di Calabria (Cs). Sarà un week-end di festa per la parrocchia di Maccio che il 10 e 11 marzo accoglierà per il sesto anno consecutivo i fedeli del santuario della Madonna delle Armi. Sparsi in tutta la Lombardia e con una folta delegazione nella provincia di Como, gli amici calabresi devoti del santuario cosentino si raduneranno presso il santuario SS. Trinità Misericordia, per rinnovare un’alleanza di fede che prosegue ormai da 6 anni.

Il pellegrinaggio al Santuario di Maccio, in onore della Madonna delle Armi tenutosi nel mese di Marzo del 2012 (trentacinquesimo anniversario dal ritrovamento della pietra con l’immagine sacra a Cerchiara di Calabria, dopo il furto del maggio 1977), è stato vissuto da molti fedeli come un momento toccante e gioioso.
Per rinnovare il profondo sentimento di fede e per continuare a tenere vivo il ricordo degli avvenimenti del 1977, in data 19 gennaio 2013 è stato costituito il comitato per l’organizzazione della festa che in questo 6° anniversario si terrà al Santuario di Maccio nei giorni 10 e 11 marzo 2018. In queste ore le strade del centro abitato di Maccio si stanno colorando di bianco e azzurro, con festoni e ghirlande appese a balconi e finestre, per sottolineare i festeggiamenti a questo speciale gemellaggio di fede.

 

Il Programma:

Sabato 10 marzo 

ore 18. Santa Messa di benvenuto

ore 19. Posizionamento dell’effigie all’interno del santuario

ore 20. Cena conviviale presso l’agriturismo La Montagnala (Lurate Caccivio)

Domenica 11 marzo

ore 10. Evento culturale presso la chiesetta di Maccio

ore 12. Pranzo comunitario presso l’oratorio di Castello (Lurate Caccivio)

ore 16. Processione per le vie di Maccio

ore 16.30. Santa messe solenne celebrata da monsignor Flavio Feroldi

ore 18. Rinfresco di ringraziamento

 

Santuario S. Maria delle armi

Il Santuario di Santa Maria delle Armi (XV-XVI sec.), scavato in parte nella roccia, ingloba al suo interno la grotta che custodisce la miracolosa immagine nera della Madonna, conservata in una teca d’argento. Sorge in un sito già anticamente dedicato al culto, come provano reperti risalenti al X secolo, rinvenuti in grotte rupestri del monte Sellaro.  La sua costruzione – secondo la tradizione locale – cominciò nel 1440 allorché nel medesimo luogo, proprio in una di queste grotte, furono trovate alcune tavolette bizantine, tra le più antiche mai rinvenute, e l’immagine della Beata Vergine delle Armi (dal greco tòn armòn – “della grotta”), da cui il Santuario prende il nome

Beata Vergine delle Armi