Maccio, ruba la cassa di un negozio: inseguito!

Ruba il registratore di cassa ma viene inseguito dal titolare del negozio. Colpo grosso, fortunatamente andato in fumo, sabato pomeriggio, in quel di Maccio. Erano bastati pochi attimi, poco dopo le 17, ad un giovane, apparentemente di origini italiane e di bell’aspetto, infatti, per intrufolarsi all’interno dello storico negozio di alimentari “Piazza” (nella foto), in via Frangi, e letteralmente strappare il registratore di cassa dal mobile posto all’uscita, per poi darsela a gambe per le vie del paese.

Insospettito dallo strano rumore, però, il titolare dell’attività commerciale ha lasciato prontamente il banco vendita per dirigersi verso l’uscita del locale, nel tentativo di verificare la situazione. Qualche istante di comprensibile smarrimento e poi, ecco la cruda presa di coscienza: il registratore di cassa, purtroppo, era svanito nel nulla.

Non avendo udito auto o moto partire a “tutta birra”, a quel punto il signor Gianni Piazza decide di scendere di corsa in strada, cercando di rincorrere il ladro. La scelta di prendere la strada che conduce al Santuario SS. Trinità Misericordia, fortunatamente, si rivela azzeccata visto che alcuni passanti indicano al titolare del negozio che il giovane (dalle scarpe viola) si stava indirizzando verso le scale del piazzale della chiesa che conducono a Piazza Italia. Alcuni addirittura partecipano alla “mini” caccia all’uomo. Non potendo evidentemente attraversare la piazza principale, “gambe in spalla” e con in mano un registratore di cassa, una volta discesi i gradini, il furfante si defila nella stretta e riparata via Silvio Pellico dileguandosi lungo la strettoia nota come “Carebioò”. Nel frattempo altre persone stringono il cerchio dei controlli nella zona. Il giovane, però, è ormai svanito nel nulla.

Quando tutte le ricerche sembrano inutili, ecco che uno dei residenti della zona nota, però, qualcosa di strano infilato sotto un macchina. Grande la sorpresa nel vedere che si tratta proprio del registratore di cassa trafugato. Ma ancora più piacevole è la scoperta di notare che tutto il denaro contante (qualche centinaia di euro) sia rimasto al proprio posto.

Una volta fatto ritorno alla propria bottega e, infilata la spina della cassa nella presa di corrente, il commerciante ha potutto tirare finalmente un sospiro di sollievo: nessun ammanco e nemmeno nessun danno.