Festa patronale, scuole chiuse, ecco cosa sapere

“Ma perché gli studenti sono in vacanza da due giorni?”. La domanda è rimbalzata più volte tra i cittadini di Villa Guardia in questi giorni. E allora è giusto domandarsi: “Ma veramente lo conosciamo bene il nostro paese?”. Meglio allora fare un po’ di chiarezza. Oggi, 26 settembre, si festeggia infatti la ricorrenza dei santi Cosma e Damiano, cui è intitolata la chiesa parrochiale di Civello e che ufficialmente sono i santi patroni di Villa Guardia. Nella parrocchiale, pertanto, oggi le funzioni religiose celebrano la ricorrenza che ha radici ben salde e antiche nel territorio.

La storia della parrocchia di Civello, infatti, è ricca di significati e spunti di riflessione, anche se alcune pagine sono velate di mistero. La sua autonomia risale addirittura al 1493 mentre l’origine della prima cappella in Civello potrebbe risalire addiritttura al VII o VIII secolo, quando il culto dei santi Cosma e Damiano veniva spesso coltivato dai cristiani del territorio per convertire i Longobardi che avevano occupato da tempo quelle zone. La tradizione vuole invece che la chiesa sia stata costruita a Civello nel 1260, da Loterio Rusca, signore di Como che a Civello aveva un castello di cui tuttoggi permane la torre. In realtà, questo episodio storico pare faccia soprattutto riferimento alla creazione di una cappellanìa, voluta dai Rusca per permettere che la domenica si celebrasse la santa messa anche a Civello, in modo da affrancarsi dalla parrocchia di Maccio, i cui sacerdoti spesso non erano proprio così zelanti nei confronti delle altre due comunità seguite, a Montano e Civello. Insomma, un momento comunque significativo nelle pagine della storia locale.

L’autonomia avvenne poi nel 1493. L’edificio costruito nel tardo Medioevo (1260) sopravvisse comunque fino al XVIII secolo. La fisionomia della chiesa iniziò a cambiare dapprima sul fine del 1500 e poi in modo ancora più marcato tra il 1630 e e il 1660. Grazie all’intervento economico dei Mugiasca (che gli abitanti di Civello accettarono quali nuovi feudatari), invece, tra il 1774 e il 1178 chiesa, sacrestia e casa parrocchiale furono pesantemente rinnovate. Sempre il conte Mugiasca affidò nel 1806 all’architetto Cantoni i lavori di ampliamento della navata e la risistemazione della piazza esterna, seppur comunale. I lavori iniziarono poi nel 1823, terminando nel 1827 con la consacrazione della nuova chiesa da parte del vescovo di Como mons. Carlo Castelnuovo. La facciata dell’edificio religioso fu poi risistemata solo nel 1893. Durante i primi tren’anni del 1900 ecco poi il via ai lavori per il nuovo organo, l’ampliamento della cantoria, il pavimento e via via tutti gli altri interventi che hanno portato ai giorni nostri (nel 1949 le nuove campane, nel 1964 il riscaldamento, nel 1971 le modifiche al presbiterio, nel 1976 il tetto, nel 1988 il restauro del campanile quindi il portale in bronzo dello scultore Severino Trinca nel 1996, nella foto qui accanto). Inaugurazione portale SS Cosma e Damiano parrocchia di Civello

Per quanto riguarda invece il culto dei santi Cosma e Damiano, la tradizione fa riferimento a “fratelli e medici, nati a Costantinopoli nel III secolo dopo Cristo. Questi erano in grado di operare prodigiose “guarigioni” e “miracoli”, e la loro azione era completamente gratuita nei confronti di tutti e proprio per questo, nella Chiesa greca, venivano indicati come santi. Grazie a questa fama, i due diventarono tradizionalmente santi protettori dei medici e dei farmacisti.
Pare che i due fossero originari dell’Arabia, appartenenti ad una ricca famiglia. Il padre, Niceforo, si convertì al cristianesimo dopo la loro nascita, ma morì durante una persecuzione in Cilicia; la madre, Teodota (o Teodora), da più tempo cristiana, si occupò della loro prima educazione. Dopo aver appreso l’arte medica nella provincia romana di Siria, praticarono la loro professione nella città portuale di Ægea, in Cilicia, sul golfo di Alessandretta (attuale Turchia).

Nota è la loro gratuità nell’operare i loro servizi medici, in applicazione del precetto evangelico: “Gratis accepistis, gratis date” (Mt 10,8). Uno dei loro più celebri miracoli, tramandati dalla tradizione, fu quello di aver sostituito la gamba ulcerata di un loro paziente con quella di un etiope morto di recente.

Durante le persecuzioni dei cristiani promosse da Diocleziano (284 – 305) furono fatti arrestare dal prefetto di Cilicia, Lisia. Avrebbero quindi subito un feroce martirio, così atroce che su alcuni martirologi è scritto che essi furono martiri cinque volte. I supplizi subiti da Cosma e Damiano differiscono secondo le fonti. Secondo alcune furono dapprima lapidati, ma le pietre rimbalzarono contro i soldati; secondo altre furono crudelmente fustigati, crocefissi e bersagliati dai dardi, ma le lance rimbalzarono senza riuscire a fare loro del male; altre fonti ancora narrano che furono gettati in mare da un alto dirupo con un macigno appeso al collo, ma i legacci si sciolsero e i fratelli riuscirono a salvarsi, e ancora incatenati e messi in una fornace ardente, senza venire bruciati.

Furono quindi decapitati, assieme ai loro fratelli più giovani (o discepoli), Antimo, Leonzio ed Euprepio, nella città di Cirro, nei pressi di Antiochia.

 

Dopo il loro martirio, coloro che avevano assistito al macabro spettacolo vollero dare degna sepoltura a coloro che tanto bene avevano elargito in vita, cercando anche di rispettare la volontà di Cosma circa la separata sepoltura, lontano dal fratello che un giorno decise di accettare tre uova quale ricompensa per una guarigione: ciò fu loro impedito da un cammello che, secondo la leggenda, prese voce, dicendo che Damiano aveva accettato quella ricompensa solo perché mosso da spirito di carità, onde evitare che quella povera donna potesse sentirsi umiliata dal rifiuto. I presenti diedero dunque sepoltura ai loro corpi deponendoli l’uno a fianco dell’altro.

Il culto dei santi Cosma e Damiano, invocati come potenti taumaturghi, iniziò subito dopo loro la morte. In Lombardia sono i santi patroni di Civello e di altre due parrocchie nella provincia di Cremona. Ben più celebri sono invece la festività che si celebrano in Sicilia, a Palermo nella borgata di Sferrocavallo, e a Sciglio in provincia di Messina, o più in generale in tutto il Sud Italia, dove i Santi Cosma e Damiano sono molto venerati.