Festa della Liberazione: il programma dei festeggiamenti

valerio perroniE’ uscito da poche ore il programma dei festeggiamenti che l’Amministrazione comunale osserverà per celebrare al meglio la ricorrenza della Festa della Liberazione, martedì 25 aprile.
La commemorazione della Festa della Liberazione si svolgerà all’inizio della matinata, anche per evitare sovrapposizioni con la nona edizione della camminata di solidarietà che ogni anno richiama centinaia di iscritti. Appuntamento allora alle 8, con le deposizioni di una corona di alloro da parte del Sindaco Valerio Perroni (nella foto) presso il monumento dei caduti, davanti al Municipio, in via Varesina. Alle ore 8:15, invece, in ricordo di chi spese la vita per la Resistenza, sarà deposta una corona di fiori sulla tomba dei partigiani Giovanni Negrini e Giuseppe Frangi, presso il cimitero di Maccio in via Rimembranza. Infine, alle 8.30, sarà deposta una corona di fiori anche sulla tomba di Severino Gaffuri, “Sindaco della Liberazione”, presso il cimitero di Civello.

L’invito a partecipare alla manifestazione, è stato infine accompagnato dagli organizzatori da alcune frasi di uno dei partigiani più noti, Sandro Pertini, il presidente della Repubblica più amato dagli italiani. “Questa democrazia l’abbiamo conquistata con il sangue e con la galera. Non possiamo correre il rischio di perdere la libertà per colpa di chi la usa per rubare!” (Sandro Pertini, 7° Presidente della Repubblica Italiana, 1978-1985).sandro pertini

  La triplice deposizione delle corone floreali servirà per celebrare al meglio la ricorrenza e per ricordare alle giovani leve l’importanza dell’anniversario del 25 aprile 1945, giorno in cui il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) – il cui comando aveva sede a Milano ed era presieduto da Luigi Longo, Emilio Sereni, Sandro Pertini e Leo Valiani – proclamò l’insurrezione in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti, indicando a tutte le forze partigiane attive nel Nord Italia facenti parte del Corpo Volontari della Libertà di attaccare i presidi fascisti e tedeschi imponendo la resa, giorni prima dell’arrivo delle truppe alleate; parallelamente il CLNAI emanò in prima persona dei decreti legislativi, assumendo il potere «in nome del popolo italiano e quale delegato del Governo Italiano», stabilendo tra le altre cose la condanna a morte per tutti i gerarchi fascisti, incluso Benito Mussolini, che sarebbe stato raggiunto e fucilato tre giorni dopo.FotoLiberazione